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Al via la bonifica dell'amianto de LA PRECISA i cittadini di Teano Scalo devono VIGILARE

venerdì 22 febbraio 2013

Petizione popolare promossa per la rimozione dei circa 13000 mq di amianto presenti nell'area della ex fabbrica de "LA PRECISA"



E' possibile firmare la petizione presso le tre attività commerciali di Teano Scalo: TABACCHI, BAR E ALIMENTARI.


Alla cortese att.ne del Sindaco di Teano
Ing. Raffaele Achille Picierno
E Per Conoscenza
Al Ministro dell'Ambiente
Corrado Clini
Assessore all'Ambiente della Regione Campania
Giovanni Romano
Assessore all'Ambiente della Provincia di Caserta
Maria Laura Mastellone
Alla Procura della Repubblica di S.Maria C.V.

Oggetto: Petizione per chiedere la bonifica dei circa tredicimila metri quadrati di amianto presente all’interno della fabbrica dismessa de “LA PRECISA” in pessimo stato di conservazione.

I sottoscritti firmatari ,

PREMESSO CHE :

1)      E’ sotto gli occhi di tutti, in quanto fatto notorio e di pubblica evidenza, che in Teano, a ridosso della popolosa frazione di Teano Scalo, dov’è ubicato anche un asilo e una scuola elementare, sia ubicato uno stabilimento di proprietà privata i cui capannoni ospitavano una fabbrica di ordigni bellici oramai dismessa da circa due decenni;

2)      E’ sotto gli occhi di tutti, in quanto fatto notorio e di pubblica evidenza, che il tetto di copertura di tali strutture si presenti in uno stato molto avanzato di degrado diffuso (porzioni di copertura parzialmente crollate e sfaldate in più parti);

3)      E’ fatto altamente probabile, considerata l’epoca in cui tale fabbricato è stato costruito e per quanto si possa agevolmente osservare dall’esterno, che il tetto di copertura dei capannoni di tale stabilimento sia costituito da un amalgama cemento/amianto (Eternit);

4)      E’ scientificamente comprovato che le coperture in cemento-amianto di un edificio in avanzato stato di deterioramento e di abbandono e di conseguenza esposto all’azione corrosiva incontrollata degli agenti atmosferici, determinano l’affioramento in superficie delle fibre di amianto in esse inglobate e la conseguente pericolosa dispersione delle stesse nell’ambiente circostante, questa situazione è aggravata dalla presenza di molti alberi che toccano con i loro rami sopra le coperture e in molti casi ne hanno già provocato il crollo, e anche per la presenza a soli pochi metri di distanza da questi siti del fiume Savone;

5)      E’ scientificamente comprovato che una tale dispersione incontrollata, a prescindere dal tempo di esposizione individuale e dalla quantità di fibre disperse per unità di volume d’aria, costituisca un gravissimo pericolo per la salute pubblica!

6)      E’ scientificamente comprovato che i decessi per patologie tumorali di persone residenti nel raggio di 10 Km da una struttura contaminata da amianto siano nettamente superiori rispetto alla media nazionale;

7)      E’ scientificamente comprovato che le patologie tumorali correlate all’esposizione all’amianto si manifestino di regola dopo un lungo periodo di latenza a far data dall’inizio dell’esposizione;

8)      E’ senza dubbio riconosciuto dai tribunali il diritto al risarcimento danni per quei cittadini vittime di un’esposizione ambientale inconsapevole all’amianto, anche per il caso in cui non avessero contratto patologia tumorale, ma in conseguenza del solo fatto di averne riportato un turbamento psichico per il fondato timore di potersi ammalare;

9)      L’area si trova sotto sequestro dal maggio 2011 per un’indagine da parte del Comando Provinciale della Guardia di Finanza per il rinvenimento di fusti contenenti fosforo rosso e di parti di bombe a mano, un tempo prodotte nello stabilimento;

 

RILEVATO CHE :

 

1)      I residenti nelle immediate vicinanze del sito in oggetto lamentano un incremento sospetto di patologie tumorali;

2)      La generalità della cittadinanza attende da anni una risposta dalle istituzioni locali sulla questione;

3)      L’area in esame è zona ad alta densità abitativa tanto da potersi ritenere che l’ipotesi paventata, ove trovasse riscontro, potrebbe determinare un ulteriore futuro incremento del numero degli ammalati e dei conseguenti decessi;

La sollecitano formalmente nella Sua qualità di amministratore locale e di cittadino residente sul territorio, nonché tutore della salute pubblica, a farsi finalmente carico dell’annosa e controversa questione ed in particolare, considerato che il sito in questione risulta in stato di palese degrado da decenni (pertanto si suppone sottratto ad ogni forma di controllo e presumibilmente non inserito nel censimento dei siti a rischio),

Le chiedono :

1)      di intervenire presso il Dipartimento Prevenzione-Servizio Igiene e Sanità Pubblica dell’Azienda Unità Sanitaria locale affinché si eseguano direttamente e con urgenza i rilievi tecnici, necessari per verificare l’eventuale stato di pericolo in atto per la pubblica incolumità in conseguenza della sospetta aerodispersione di fibre di amianto dallo stabilimento industriale dismesso di cui sopra;

2)      di provvedere con ordinanza contingibile ed urgente, (quale atto dovuto non evitabile né delegabile) per il caso di positivo riscontro di un pericolo concreto ed attuale per la salute pubblica, allo scopo della cessazione del pericolo stesso, stabilendo inoltre un termine perentorio entro cui il responsabile del comprovato inquinamento debba fornire tutte le informazioni ed i dati previsti dalla legge (in particolar modo circa l’adempimento dell’obbligo della valutazione dello stato attuale del degrado delle coperture secondo gli appositi indici), e ove si opponesse rifiuto, di provvedere ad ordinare gli interventi di bonifica, con oneri di rimozione e di ripristino ambientale a carico dello stesso proprietario del sito inquinante o di chi lo rappresenta.
In attesa di sollecito riscontro,                                  

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