E' possibile firmare la petizione presso le tre attività commerciali di Teano Scalo: TABACCHI, BAR E ALIMENTARI.
Alla cortese att.ne del Sindaco di Teano
Ing. Raffaele Achille Picierno
E Per Conoscenza
Al Ministro dell'Ambiente
Corrado Clini
Assessore all'Ambiente della Regione Campania
Giovanni Romano
Assessore all'Ambiente della Provincia di Caserta
Maria Laura Mastellone
Alla Procura della Repubblica di S.Maria C.V.
Oggetto: Petizione per chiedere la bonifica dei circa tredicimila metri quadrati di amianto presente all’interno della fabbrica dismessa de “LA PRECISA” in pessimo stato di conservazione.
I
sottoscritti firmatari ,
PREMESSO CHE :
1)
E’
sotto gli occhi di tutti, in quanto fatto notorio e di pubblica evidenza, che
in Teano, a ridosso della popolosa frazione di Teano Scalo, dov’è ubicato anche
un asilo e una scuola elementare, sia ubicato uno stabilimento di proprietà
privata i cui capannoni ospitavano una fabbrica di ordigni bellici oramai
dismessa da circa due decenni;
2)
E’
sotto gli occhi di tutti, in quanto fatto notorio e di pubblica evidenza, che
il tetto di copertura di tali strutture si presenti in uno stato molto avanzato
di degrado diffuso (porzioni di copertura parzialmente crollate e sfaldate in
più parti);
3)
E’
fatto altamente probabile, considerata l’epoca in cui tale fabbricato è stato
costruito e per quanto si possa agevolmente osservare dall’esterno, che il
tetto di copertura dei capannoni di tale stabilimento sia costituito da un amalgama
cemento/amianto (Eternit);
4)
E’
scientificamente comprovato che le coperture in cemento-amianto di un edificio
in avanzato stato di deterioramento e di abbandono e di conseguenza esposto
all’azione corrosiva incontrollata degli agenti atmosferici, determinano
l’affioramento in superficie delle fibre di amianto in esse inglobate e la
conseguente pericolosa dispersione delle stesse nell’ambiente circostante, questa
situazione è aggravata dalla presenza di molti alberi che toccano con i loro
rami sopra le coperture e in molti casi ne hanno già provocato il crollo, e
anche per la presenza a soli pochi metri di distanza da questi siti del fiume
Savone;
5)
E’
scientificamente comprovato che una tale dispersione incontrollata, a
prescindere dal tempo di esposizione individuale e dalla quantità di fibre
disperse per unità di volume d’aria, costituisca un gravissimo pericolo per la
salute pubblica!
6)
E’
scientificamente comprovato che i decessi per patologie tumorali di persone
residenti nel raggio di 10 Km da una struttura contaminata da amianto siano
nettamente superiori rispetto alla media nazionale;
7)
E’
scientificamente comprovato che le patologie tumorali correlate all’esposizione
all’amianto si manifestino di regola dopo un lungo periodo di latenza a far
data dall’inizio dell’esposizione;
8)
E’
senza dubbio riconosciuto dai tribunali il diritto al risarcimento danni per
quei cittadini vittime di un’esposizione ambientale inconsapevole all’amianto, anche
per il caso in cui non avessero contratto patologia tumorale, ma in conseguenza
del solo fatto di averne riportato un turbamento psichico per il fondato timore
di potersi ammalare;
9)
L’area
si trova sotto sequestro dal maggio 2011 per un’indagine da parte del Comando
Provinciale della Guardia di Finanza per il rinvenimento di fusti contenenti
fosforo rosso e di parti di bombe a mano, un tempo prodotte nello stabilimento;
RILEVATO
CHE :
1)
I
residenti nelle immediate vicinanze del sito in oggetto lamentano un incremento
sospetto di patologie tumorali;
2)
La
generalità della cittadinanza attende da anni una risposta dalle istituzioni
locali sulla questione;
3)
L’area
in esame è zona ad alta densità abitativa tanto da potersi ritenere che
l’ipotesi paventata, ove trovasse riscontro, potrebbe determinare un ulteriore
futuro incremento del numero degli ammalati e dei conseguenti decessi;
La
sollecitano formalmente nella Sua qualità di amministratore locale e di
cittadino residente sul territorio, nonché tutore della salute pubblica, a
farsi finalmente carico dell’annosa e controversa questione ed in particolare, considerato
che il sito in questione risulta in stato di palese degrado da decenni (pertanto
si suppone sottratto ad ogni forma di controllo e presumibilmente non inserito
nel censimento dei siti a rischio),
Le chiedono :
1)
di
intervenire presso il Dipartimento Prevenzione-Servizio Igiene e Sanità
Pubblica dell’Azienda Unità Sanitaria locale affinché si eseguano direttamente
e con urgenza i rilievi tecnici, necessari per verificare l’eventuale stato di
pericolo in atto per la pubblica incolumità in conseguenza della sospetta
aerodispersione di fibre di amianto dallo stabilimento industriale dismesso di
cui sopra;
2)
di
provvedere con ordinanza contingibile ed urgente, (quale atto dovuto non
evitabile né delegabile) per il caso di positivo riscontro di un pericolo
concreto ed attuale per la salute pubblica, allo scopo della cessazione del
pericolo stesso, stabilendo inoltre un termine perentorio entro cui il
responsabile del comprovato inquinamento debba fornire tutte le informazioni ed
i dati previsti dalla legge (in particolar modo circa l’adempimento
dell’obbligo della valutazione dello stato attuale del degrado delle coperture secondo
gli appositi indici), e ove si opponesse rifiuto, di provvedere ad ordinare gli
interventi di bonifica, con oneri di rimozione e di ripristino ambientale a
carico dello stesso proprietario del sito inquinante o di chi lo rappresenta.
In attesa di sollecito
riscontro,
Ti voteremo come abbiamo fatto con Grillo!!!!!!
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