Sembra che gli abitanti di Teano Scalo, dopo l’avvenuto ampliamento del cimitero, siano stati presi di mira dalla scalogna oppure, volendo essere più maliziosi, sia in atto un piano per mettere alla prova la loro sopportazione. Prima hanno dovuto fare i conti con l’acqua piovana che dal cimitero cittadino veniva riversata direttamente sulla sede stradale di viale ferrovia. Poi o per colpa della calura estiva, oppure per un accordo ben preciso tra il proprietario del terreno C.F. ed il Comune di Teano, gli abitanti del popoloso quartiere hanno visto improvvisamente chiusa la strada vicinale del cimitero che partendo dalla rotonda di Teano Scalo, costeggiando il vecchio camposanto in località Pantanello, sbucava in prossimità del ponte di via ferrovia.
Il proprietario del terreno approfittando dell’ultimazione dei lavori di ampliamento del cimitero cittadino, ha ordinato ad un suo operaio di piazzare due paletti di cemento in mezzo alla strada, chiudendo definitivamente il passaggio. In questo modo, appropriandosi della strada, ha dato anche l’ordine di renderla coltivabile. Ma a questo punto gli uffici comunali cosa dicono? Chi ha tempo da perdere oppure è in vena di farsi due risate può anche provare a recarsi negli uffici comunali e chiedere spiegazioni a riguardo. Appena si mette piede nei locali comunali, la prima risposta è “ il tecnico incaricato delle strade è in ferie”, e chi lo sostituisce? “Non lo so”. Se non si è soddisfatti della risposta, si può decidere di insistere e illustrare il problema in via amichevole, ma a questo punto l’interlocutore quasi impietosito risponde “non è compito mio”. Però poi la caparbietà e l’insistenza hanno il sopravvento e allora dopo aver illustrato il problema anche nei dettagli, l’impiegato comunale risponde “ io non mi occupo dei cimiteri”. A questo punto l’amara constatazione prima di guadagnare l’uscita: l’impiegato o non ha capito la domanda oppure è preda della solita calura estiva. Però quasi per un sussulto d’orgoglio alla fine dà il suo buon consiglio “rivolgiti ai vigili urbani”. Detto, fatto. Però anche qui ci si accorge che era meglio risparmiarsela la passeggiata, perché l’interlocutore prima premette che non è autorizzato a prendere segnalazioni e poi da anche lui il suo buon consiglio “ rivolgiti all’ufficio tecnico”.
A questo punto meglio rivolgersi a tecnici professionisti teanesi, che alla sola apertura della bocca già capiscono il problema e illustrano con cartografie, stralci catastali ecc. che sulla strada in questione è chiaramente indicato “strada vicinale cimitero” e quindi può essere ad uso pubblico.
Se la strada è soggetta ad uso pubblico è inclusa nell'apposito elenco istituito presso il Comune. L'inclusione della strada nell'elenco non ha carattere costitutivo ma fa solamente presumere l'uso pubblico. L'uso pubblico della strada, così come descritto nei testi, deve essere effettivo ed è dimostrato dalla presenza di tre requisiti:
- il passaggio esercitato iure servitutis pubblicae da una collettività di persone qualificate dall'appartenenza ad un gruppo territoriale, in questo caso gli abitanti di Teano Scalo hanno da sempre utilizzato la strada per accedere anche al fiume Savone.
- la concreta idoneità del bene a soddisfare esigenze di carattere generale, anche per il collegamento con la pubblica via, infatti sulla strada esisteva direttamente l’accesso al vecchio cimitero. Ma adesso perché è stato chiuso?
- un titolo valido a sorreggere l'affermazione del diritto di uso pubblico, che può anche identificarsi nella protrazione dell'uso da tempo immemorabile.
A questo punto gli abitanti di Teano Scalo chiedono risposte certe da parte degli organi preposti prima che questo ennesimo fatto scivoli inesorabilmente nel dimenticatoio.
Nessun commento:
Posta un commento