Quando la panchina fu rimossa per motivi legati alla costruzione di un complesso edilizio si scatenò un notevole malcontento specialmente tra i giovani che consideravano il posto, il loro punto di ritrovo. Fu necessario “stimolare” gli uffici comunali per riavere la panchina e la pensilina. I giovani, che espressero la loro soddisfazione anche attraverso messaggi scritti, agli inizi di marzo dello scorso anno, tornarono ad avere la panchina.
In quel punto di ritrovo si scherza, si ride e poi si consuma di tutto: pizza, birra, patatine, the, red bull, e quant’altro è di loro piacimento, ascoltando l’immancabile musica dalle auto parcheggiate alla rinfusa a pochi metri dalla rotonda. Vabbè sono giovani si dirà. Poi quando l’orologio segna le ore piccole, quando Morfeo, figlio di Ipno e di Notte, fa la sua comparsa, si ritorna tutti a casa, semmai facendo l’ultima “sgommata” della serata e domani sarà un altro giorno. Cala la quiete, le prime luci del mattino sono vicine.
Nella zona della panchina rimangono i “ricordi” di una serata passata in amicizia: cartoni da asporto delle pizze buttati ovunque, bottiglie di birra appoggiate lungo il muro, buste di patatine che il vento dissemina in ogni angolo e bottiglie di plastica lattine di the e di red bull che giacciono a terra ammaccate. Anche la panchina stessa a volte ha la sua porzione di malefatto. C’è chi si diverte a bucare con l’accendino la copertura della pensilina e il cestino dei rifiuti è stato scardinato. Danneggiamento della cosa pubblica. Di questo reato si macchia chi danneggia intenzionalmente un bene comune.
Si, domani è un altro giorno. I residenti puliscono davanti alle proprie abitazioni i resti di una serata di gioventù che il vento ha regalato loro, semmai ci si lamenta e ci si sfoga tra vicini per la notte passata insonne ad ascoltare la musica dei giovani. Mentre nella zona della panchina e lungo tutto il marciapiedi rimane un sempre crescente cumulo di immondizia.
In attesa che la sera seguente ne venga aggiunta dell’altra. Si perché i soliti ignoti torneranno e ripeteranno lo stesso copione, consumando cibo e bevande in mezzo all’immondizia del giorno prima. In natura non esiste una specie animale che insudicia il posto dove mangia. Inutile provare a riferire a qualche genitore del comportamento avuto dal proprio figliolo, si rischierebbe di imbattersi in discorsi senza fine. Perché mio figlio non fa queste cose, mio figlio è un bravo ragazzo e va bene a scuola. Ci si lamenta dei cumuli di immondizia non ritirata, ma se a farli è mio figlio allora sono graffiti, una sorta di opera d’arte.
Ovviamente la quasi totalità dei ragazzi del posto sono dei “bravi ragazzi”, ma tra essi c’è qualche testa calda che andrebbe isolata, oppure c’è chi in compagnia si comporta diversamente. Forse c’entra il fenomeno del “branco”?
Qualcuno dirà: “Il Comune non pulisce”. Questa volta però il Comune di Teano non c’entra. Il Comune ha fatto ramazzare tutto nell’ultima settimana dello scorso mese di maggio. Questa volta bisogna recitare il “mea culpa”, ripetuto anche più di una volta. “Mea culpa” perché non ho spiegato a mio figlio le regole del vivere civile, “mea culpa” perché non controllo il comportamento di mio figlio, “mea culpa” perché se qualcuno mi riferisce del comportamento scorretto di mio figlio dirò che non è vero, “mea culpa” perché se vedo qualcuno che danneggia un bene comune faccio finta di nulla e non lo denuncio.
pubblicato su www.ilmessaggioteano.it
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