Inizia la scuola iniziano i problemi. Questo è il
titolo di un vecchio articolo già pubblicato. Ma ormai sembra diventata una consuetudine.
Ogni inizio di anno scolastico è caratterizzato da problemi, che
immancabilmente si ripercuotono sugli alunni.
Adesso il rompicapo da risolvere riguarda il trasporto
degli alunni. Trasporto che si prospetta problematico a causa del forte
incremento di alunni da accompagnare nei plessi scolastici cresciuti di numero
per la soppressione delle tanto discusse pluriclassi presenti in alcune
frazioni.
Questo problema è stato esposto in una riunione
straordinaria del consiglio di circolo, indetta dalla dirigente del circolo didattico prof.ssa Antonietta Ragosta, avvenuta martedì 11 settembre, a due giorni
dall’avvio del nuovo anno scolastico, alla quale è stato presente anche il sindaco Raffaele Picierno. Assente
ingiustificato, vista l’importanza della materia da discutere, l’assessore alle politiche scolastiche,
prof. Armando La Prova.
Oggetto del contendere, la modifica dell’orario
scolastico necessaria, a dire del sindaco, per alleviare le difficoltà dovute
al trasporto alunni, da effettuare con un esiguo numero di autisti e di mezzi a
disposizione. Attualmente si può contare solo su quattro autisti di cui uno è
un LSU. Precisando che la durata delle lezioni, a seconda del giorno della
settimana, potrebbe non essere il rimedio a tutti i problemi riguardanti il
trasporto scolastico. Quindi una cura dalla dubbia efficacia.
La modifica dell’orario scolastico, con quattro ore di
lezione per tre giorni e cinque ore di lezione per altri tre giorni, pari a
ventisette ore settimanali, riguarderebbe le classi dalla prima alla quarta,
mentre per le quinte classi si continuerà con il modulo di trenta ore
settimanali con cinque ore di lezione giornaliere.
Per ovviare a questa carenza di trasporti il sindaco
prospetta anche un’altra soluzione: i genitori potranno farsi carico delle
spese derivanti dal noleggio di un ulteriore scuolabus e ovviamente del suo
autista. Il comune non può accollarsi l’ulteriore spesa. Il sindaco ha un alibi
di ferro: mancano i soldi, sottolineando che agli inizi di settembre sono stati
tagliati ulteriori fondi destinati al Comune di Teano. Anche questo problema
quindi nasce sotto la stella della crisi economica.
A qualche rappresentante dei genitori presente alla
riunione, che ha manifestato il suo disappunto, il sindaco ha più volte
ripetuto: “ma allora non hai capito?”.
Troppo spesso però si attribuiscono alla crisi, la
carenza dei servizi e i malfunzionamenti della macchina amministrativa. Una
riduzione della spesa non necessariamente deve corrispondere alla riduzione o
addirittura alla soppressione di servizi importanti come il trasporto
scolastico. Riduzione della spesa significa soprattutto evitare gli sprechi di
denaro pubblico. Basta pensare ai soldi spesi per i passaggi pedonali
realizzati con i sampietrini demoliti sotto il peso dei veicoli, oppure alla nuova
piazza avveniristica realizzata in prossimità dell’ufficio postale di Teano
centro, di cui il popolo teanese non è entusiasta. E dulcis in fundo, l’acquisto della nuova automobile in dotazione ai
vigili urbani. Ma si potrebbe continuare.
Al problema dell’ovvio aumento di alunni da trasportare, si poteva pensare (e
forse trovare un’altra soluzione!) già quando sono stati accorpati i plessi
delle frazioni, notizia circolata nei primi mesi dell’anno, e non aspettare due
giorni prima che iniziassero le lezioni!
La garanzia del trasporto scolastico è uno dei
prerequisiti essenziali per l'accesso al diritto allo studio, un diritto
altrimenti non perfettamente esigibile, quindi i comuni nel rispetto delle
leggi in materia di assistenza scolastica devono provvedere al trasporto degli
alunni. Senza “se” e senza “ma”. Io l’ho capito e spero che lo capiscano anche
gli altri.
Americo Balasco
pubblicato su "IL MESSAGGIO" del mese di settembre 2012
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